Da Bassanonet.it:

“Noi, cuori invisibili”

Attestazione anagrafica delle coppie di fatto: nasce a Bassano del Grappa il Comitato Ri.Ba.Dir.Ci. (Richiesta Bassanese di Diritti Civili). Incontri, iniziative e una cartolina rivolta al sindaco “per lo status di famiglia anagrafica a Bassano”

tichAlessandro Tich
bassanonet.it, 14 aprile 2012 15:36 |
“Noi, cuori invisibili”
Il presidente del Comitato Ri.Ba.Dir.Ci. Giuseppe Sartori (foto Alessandro Tich)

La grafica è spiritosa, lo slogan è indovinato e il linguaggio accattivante.
Ma il contenuto dei manifesti e delle cartoline del neonato Comitato Ri.Ba.Dir.Ci. (Richiesta Bassanese di Diritti Civili) di Bassano del Grappa è molto serio: e cioè il riconoscimento anagrafico delle coppie conviventi non unite da vincolo di matrimonio.
“Su questo argomento, leggendo gli articoli di stampa, c’è molta confusione – afferma il presidente del Comitato Giuseppe Sartori -. La nostra iniziativa non chiede l’istituzione di un registro anagrafico delle coppie di fatto, ma semplicemente l’attuazione di quanto è già previsto dalla legislazione vigente (art. 33, comma 2 del D.P.R. n. 223 del 1989) sull’“attestazione di famiglia anagrafica basata su legami affettivi”. Richiediamo cioè un provvedimento del sindaco affinché istruisca l’ufficio anagrafe a rilasciare attestazioni – da non confondere con i certificati – alle famiglie di fatto per tutti gli scopi previsti, applicando la legge.”
L’azione del Comitato, aperto a tutti i cittadini e a sostegno dei diritti civili in generale, segue la prima iniziativa di SEL (Sinistra Ecologia Libertà) di Bassano che nei mesi scorsi aveva promosso e consegnato al Comune una raccolta firme sullo stesso argomento. “Il sindaco di Bassano – commenta Sartori – ha dato una risposta di tipo amministrativo-burocratico, sollevando dubbi sull’opportunità di adottare il provvedimento. Il provvedimento è stato adottato da vari Comuni tra cui Padova e la sua “piena legittimità” è stata confermata dal Tar del Veneto. Circa l’“opportunità” di adottarlo, è una questione politica sulla quale non ci pronunciamo. Noi chiediamo risposte.”
Non si tratta del resto di un problema che interessa pochi intimi: secondo i più recenti riscontri demografici, il 28% dei bambini nati a Bassano – e cioè un bambino su tre – sono figli di coppie di fatto, con una percentuale di 7 punti superiore rispetto alla media nazionale. In base al rapporto Censis, inoltre, in Italia nel 2009-2010 il numero delle coppie conviventi con bambini è aumentato di 274mila unità, a fronte del calo di 750mila unità nei matrimoni.
“Oltre alle coppie di fatto con bambini – puntualizza il presidente – dobbiamo aggiungere quelle senza figli, gli anziani conviventi, i separati. Il fenomeno convivenza c’è ed è in crescita del 15% all’anno. A Bassano questi numeri ci sono.”
L’attestazione di famiglia anagrafica basata su vincolo affettivo, spiegano i promotori, è il riconoscimento di uno status che permette di accedere a benefici e diritti di legge – comprensivi dei relativi doveri – altrimenti negati: dal congedo lavorativo per malattia del partner all’iscrizione alle graduatorie comunali per l’edilizia agevolata, dall’assistenza del congiunto in ospedale al subentro nel mutuo e via dicendo.
Non si tratta di una questione insormontabile: “E’ solo un problema di modulistica”, sottolinea il comitato.
Persino Vicenza, in questo campo, batte Bassano.
“Anche a Vicenza è nato un medesimo Comitato – informa Sartori – e in due mesi hanno raccolto 3000 firme, soltanto nei weekend, per l’attestazione di famiglia anagrafica per le coppie conviventi. E’ notizia di questi giorni che il sindaco Variati istruirà l’ufficio anagrafe per il riconoscimento del vincolo affettivo, addirittura attraverso un’ordinanza.”
Per questo motivo il Comitato Ri.Ba.Dir.Ci. lancia la campagna “Noi Cuori Invisibili”, attivata tramite una semplice cartolina indirizzata al sindaco di Bassano del Grappa.
Il fronte della cartolina – su sfondo giallo e rosso e con disegnini etero o omo a seconda dei casi – riporta la frase “Caro Sindaco, i cuori invisibili di questa città ti scrivono”.
Sul retro invece si invita il primo cittadino “ad istruire l’ufficio anagrafe affinché rilasci ai componenti delle famiglie anagrafiche che ne facciano richiesta, ai sensi dell’art. 33, comma 2 del D.P.R. n. 223 30/05/1989, l’Attestazione di famiglia anagrafica basata su legami affettivi, quale pubblica attestazione delle risultanze delle schede di famiglia tenute ai sensi dell’art. 21 dello stesso D.P.R. e a predisporre la relativa modulistica.”
Le cartoline saranno a disposizione dei cittadini nei banchetti del Comitato, organizzati in centro storico nei fine settimana, o nella sede del sodalizio presso la CGIL di Bassano in Largo Parolini 39. Ulteriori informazioni nel sito web (www.diritticivili.info/) e nella pagina facebook di Ri.Ba.Dir.Ci.
Il Comitato Richiesta Bassanese di Diritti Civili, a seguito di questa prima iniziativa, ha trovato l’adesione di diversi singoli cittadini e di un gruppo di associazioni politiche e della società civile, alcune delle quali – il Partito Democratico di Bassano del Grappa, SEL Bassano, Libertà e Giustizia – Circolo Bassano e Vicenza, CGIL Bassano e AGEDO (Associazione Genitori di Omosessuali) – presenti alla conferenza stampa di presentazione al Caffè dei Libri – Vicolo Gamba.
In agenda anche un programma di incontri e di eventi per divulgare l’informazione alla cittadinanza sul tema “Status Famiglia Anagrafica a Bassano”.
Il primo appuntamento è fissato per giovedì 3 maggio alle 20.45 in Sala Tolio in via Jacopo Da Ponte, con l’incontro-dibattito “Coppie di fatto. Quali diritti? Torino-Padova, due esperienze a confronto”. Interverranno Enzo Cucco, presidente Associazione Radicale “Certi Diritti” e Alessandro Zan, assessore del Comune di Padova.
La sintesi di tutta l’attività messa in moto dal neonato Comitato, nelle parole della vicepresidente Cristina Zilio: “E’ una battaglia di civiltà”.