I gay bassanesi non devono più nascondersi – Rassegna stampa Bassano Pride
Dopo il Pride i gay bassanesi non dovranno più nascondersi
Il Gazzettino – Giovedì 5 Luglio 2012
Johnny Lazzarotto
«Bassano si è dimostrata città aperta e accogliente nei confronti di una manifestazione civile e festosa».
È positivo il bilancio del Bassano Pride delineato da Giuseppe Sartori, coordinatore del Circolo Tondelli Lgbt promotore dell’evento. Una considerazione alla quale segue immediata, però, «la ferma condanna all’atto di violenza accaduto durante il raduno e di cui si sta parlando in questi giorni. Siamo vicini alla vittima e auspichiamo che sulla vicenda sia fatta chiarezza al più presto». «Tornando al bilancio della manifestazione – ha proseguito Sartori – direi che è stata scritta una piccola pagina di storia del movimento Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali, transgender, ndr.) che non si mostrava in piazza, in questo modo, dal Padova Pride del 2002. Dieci anni durante i quali si è fatto tanto per dare modo a tutti di esprimersi senza paura. In Italia siamo in ritardo rispetto ad altri Paesi d’Europa ma anche grazie ad eventi come questi contiamo di recuperare. Sono molti i giovani che per timore di essere discriminati rimangono nascosti; diversi ci hanno avvicinato ringraziando per aver dato una nuova speranza». Sul piano dei fatti concreti non manca l’impegno del Tondelli per garantire uguaglianza e diritti alle realtà Lgbt presenti nel comprensorio: «Da sempre, sia con questa ma anche con la precedente amministrazione, abbiamo dialogato – prosegue il coordinatore – e abbiamo portato in Veneto il ’Libro Bianco’ patrocinato dalla UE sulle politiche che gli enti locali dovrebbero promuovere per combattere l’omofobia e per il riconoscimento dei diritti di cittadinanza delle persone Lgbt. Nell’ambito della Commissione pari opportunità di Bassano abbiamo rimarcato la necessità di promuovere servizi per le comunità Lgbt chiedendo piena cittadinanza e pari dignità. In questo è importante il ruolo delle istituzioni locali. C’è purtroppo chi in consiglio regionale ha definito ’malati’ gli omosessuali; dichiarazioni pesanti che fortunatamente trovano sempre meno sostenitori. Il Bassano Pride ha portato in città persone fiere e libere di essere sè stesse nel rispetto delle leggi e della pubblica decenza. I timori, infondati, non hanno trovato riscontro con la realtà. Lavoreremo affinchè questo sia solo l’inizio”.
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