Le coppie omosessuali? I luterani aperti al dialogo.


Il sinodo della C.E.L.I. al Centro Carraro di Verona è in svolgimento l’incontro internazionale per l’elezione del nuovo pastore
Il decano: Approccio sensibile e prudente».
In serata l’incontro con il vescovo Zenti Contestazione degli integralisti cattolici contro la concessione di San Pietro Martire

«Noi prendiamo atto dei problemi della vita contemporanea e, sentendoci responsabili verso le persone e il mondo in cui viviamo, stiamo riflettendo sulla tematica dell’omosessualità, con un approccio molto sensibile e prudente alla questione». Sono parole pacate quelle del pastore Holger Milkau, decano della Chiesa evangelica Luterana in Italia, una comunità di circa settemila persone (a Verona sono circa 150) che evidentemente ha saputo guadagnarsi il rispetto e la fiducia di molti italiani visto che l’anno scorso le opzioni dell’8 per mille alla Chiesa Luterana sono state 40.000.


Fino a lunedì, al Centro Carraro di lungadige Attiraglio, si svolge il Sinodo della Chiesa evangelica Luterana in Italia (Celi), presieduto dalla presidente Christine Groeben e dalla vicepresidente Caroline von Hohenbühel. Al centro dei lavori ci saranno in particolare l’elezione del nuovo decano e del vicedecano, il dibattito sulla possibilità di dare benedizione le unioni di vita e la presentazione del nuovo innario, il libro degli inni usato durante le funzioni religiose luterane, presentato per la prima volta in italiano e in tedesco.

A contestare il Sinodo e i suoi partecipanti, all’ingresso del Centro Carraro, un gruppetto di tradizionalisti cattolici capeggiati da Maurizio Ruggiero, che distribuivano volantini contro l’utilizzo della chiesa di San Pietro martire da parte dei Luterani e contro le aperture della Chiesa Luterana alle coppie omosessuali. Due striscioni, appesi ai alti dell’accesso al Centro, completavano la manifestazione di protesta.

Intanto ieri sera la presidente del Sinodo e la coppia pastorale che guida la comunità dei Luterani a Verona, i coniugi Kerstin e Thomas Wogt, sono stati ricevuti dal vescovo Giuseppe Zenti in vescovado. La convenzione con la comunità evangelica Luterana veronese per l’utilizzo di San Pietro Martire, voluta a suo tempo dal vescovo Flavio Roberto Carraro, scadrà a fine settembre. Ieri pomeriggio, prima dell’inizio dei lavori, la signora Wogt si diceva fiduciosa per il rinnovo della convenzione.
«Abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto con la Curia veronese e anche con la città», precisa il decano Holger Milkau. «Con la Curia abbiamo sempre trovato una grande apertura verso le nostre esigenze. C’è sempre stato dialogo per smussare gli eventuali punti d’attrito. E domenica l’insediamento del nuovo decano eletto dal Sinodo avverrà proprio a San Pietro Martire».
Nel corso del Sinodo i partecipanti, una settantina provenienti da tutta Italia e dalle chiese gemellate con la Chiesa evangelica con rappresentanti di Ungheria e Slovenia, affronteranno diversi temi, tra cui le molteplici attività sociali dei Luterani in Italia, come l’accoglienza dei poveri e degli emarginati di tutte le etnie, dei rifugiati, il pubblico soccorso, oltre a iniziative culturali e scientifiche.
«Sul tema delle unioni tra coppie omosessuali», torna a precisare il decano, «il nostro è un atteggiamento di rispetto. Molte di queste coppie si rivolgono a noi per chiedere un accompagnamento spirituale. A nostro avviso è necessario trovare il modo per far vivere le persone di ogni orientamento. E vorrei chiarire che in questo momento siamo in una fase di riflessione. Noi non benediciamo le coppie omosessuali, come qualcuno vuol far credere. Stiamo interrogandoci, stiamo anche facendo studi su ciò che dice la Bibbia su questo argomento. Quando questo processo di riflessione sarà concluso, allora ci esprimeremo anche sulla questione della benedizione di queste unioni. Comunque il nostro resta un atteggiamento di apertura al dialogo senza pregiudizi».

Elena Cardinali – L’Arena